Proroga della detrazione 65% ed estensione agli impianti domotici
La Legge di Stabilità per il 2016 ha prorogato di un altro anno la detrazione 65%, vale a dire l’incentivo fiscale previsto per chi realizza interventi di efficientamento energetico degli edifici esistenti, la novità più importante è l’inserimento dei sistemi domotici tra gli interventi agevolabili al 65% (anno scorso solo al 50%)
A cosa servono gli impianti domotici?
La domotica serve ad automatizzare le funzioni degli impianti presenti in una casa, ottimizzandone le prestazioni e quindi contribuendo a migliorare la qualità della vita in un’abitazione, creando una casa intelligente: più comoda e con meno sprechi.
Gli impianti domotici sono pertanto le soluzioni tecnologiche utilizzate per gestire e coordinare i vari impianti della casa, e migliorare il comfort abitativo, soprattutto per chi ha difficoltà motorie ma anche per le persone più tecnologiche ed attente ai consumi.
Tra i sistemi domotici ci sono:
• gli impianti che regolano la temperatura interna della casa o del singolo ambiente, in base al numero delle persone presenti, alla temperatura esterna, all’umidità, ecc.
• i sistemi che permettono la visualizzazione in tempo reale dei consumi di luce, gas e acqua su dispositivi digitali touch screen
• i sistemi con i quali si può controllare a distanza e gestire il funzionamento degli elettrodomestici o dell’impianto di illuminazione
• i sistemi di sicurezza o di videosorveglianza
• gli impianti che consentono di attivare automaticamente tende e tapparelle.
Tutti questi impianti si possono controllare comodamente con lo smartphone o con il tablet, anche (e sopratutto) a distanza.
Quali impianti domotici possono usufruire dell’agevolazione?
Alcuni importanti chiarimenti sugli interventi detraibili sono giunti di recente con la Circolare 20/E del 18 maggio 2016 dell’Agenzia delle Entrate.
La detrazione del 65%, nota anche come ecobonus, si applica all’acquisto, installazione e messa in opera di dispositivi multimediali per il controllo da remoto degli impianti di riscaldamento, produzione di acqua calda e climatizzazione nelle unità abitative.
Tali dispositivi garantiscono un funzionamento efficiente degli impianti e sono dotati di specifiche caratteristiche.
Per poter ottenere gli incentivi, questi sistemi dovranno:
• essere controllabili da remoto, quindi poter essere accesi e spenti a distanza attraverso una programmazione settimanale
• mostrare i consumi energetici degli impianti attraverso canali multimediali, mediante la fornitura periodica dei dati
• mostrare le condizioni di funzionamento correnti e la temperatura di regolazione degli impianti.
Come si può vedere, quindi, gli interventi agevolati risultano unicamente quelli legati alla climatizzazione dell’edificio e alla produzione di acqua calda.
Quelli al momento esclusi, come gli impianti per la sicurezza, continuano a rientrare nella detrazione 50%.
La Legge di Stabilità ha per la verità introdotto anche un credito d’imposta per i privati cittadini che installano presso la propria abitazione un sistema di videosorveglianza o di allarme. Si tratta in pratica di una sorta di buono spendibile dal cittadino in sede di dichiarazione dei redditi.
Tale credito d’imposta è riconosciuto nel limite massimo complessivo di 15 milioni di euro per l’anno 2016.
Possono fruire del bonus non solo i cittadini privati e i condomìni, ma anche i titolari di un reddito da impresa o i professionisti, in quanto, come per tutti gli interventi di efficientamento energetico, l’agevolazione si applica non solo ai fabbricati di tipo residenziale, ma a qualunque edificio pubblico e privato.
L’unica differenza è che, per gli edifici di carattere residenziale, possono richiedere l’agevolazione anche i parenti conviventi con gli aventi diritto (proprietari o titolari di altro diritto reale).
Che aspetti? c’è tempo fino al 31/12/2016, richiedi subito un preventivo gratuito e senza impegno!